Parere del gruppo di esperti scientifici AHAW concernente l'origine e l'incidenza della febbre catarrale degli ovini
Last updated: 18 giugno 2007
Publication Date: 15 maggio 2007
Adottato il 27 April 2007. (RichiestaN° EFSA-Q-2007-063) Sintesi L’attuale distribuzione della febbre catarrale degli ovini in Europa merita un’attenzione particolare per quanto concerne: i) la diffusione e l’epidemiologia del virus della febbre catarrale degli ovini (BTV) in nuove regioni; ii) le attività di sorveglianza e di monitoraggio da parte degli Stati membri; iii) la diagnosi clinica e di laboratorio della febbre catarrale degli ovini; iv) l’adozione di un approccio scientifico nell’uso dei vaccini contro il BTV; v) il possibile controllo dei Culicoidi, insetti vettori implicati nella diffusione del BTV. Cinque paesi, nell’Europa settentrionale, hanno riferito casi di infezione dovuta al sierotipo 8 del BTV, mentre sierotipi diversi sono responsabili dei recenti episodi di febbre catarrale degli ovini segnalati nell’Europa meridionale (vale a dire, i sierotipi 1, 2, 4, 9 e 16). Per quanto concerne il follow-up epidemiologico degli episodi di infezione da BTV8 nell’Europa settentrionale, il gruppo di lavoro epidemiologico dell’EFSA è in procinto di realizzare un’analisi globale. In merito a sorveglianza, monitoraggio e diagnosi di laboratorio della febbre catarrale degli ovini, è già stato introdotto un approccio armonizzato su base comunitaria. Di conseguenza, il laboratorio comunitario di riferimento (CRL) ha preparato un documento di lavoro che è stato inviato a tutti i responsabili dei servizi veterinari (CVO) in settembre 2006. Il 19 settembre 2006 il gruppo AHAW dell’EFSA ha adottato una dichiarazione sugli episodi di infezione da BTV-8 riscontrati in agosto nell’Europa nord occidentale. L’introduzione del sierotipo 8 esotico del BTV è un evento che suggerisce la possibilità di ulteriori minacce emergenti nell’UE, per le quali è difficile valutare l’impatto negativo sulla salute animale. Per questo motivo è stato chiesto al gruppo AHAW di redigere un parere scientifico in cui si esamini: i) l’origine e l’incidenza dei sierotipi della febbre catarrale degli ovini esotici per l’UE per comprenderne meglio l’evoluzione e la successiva diffusione; ii) esprimere raccomandazioni in merito alle potenziali misure preventive che potrebbero essere attuate, per ridurre al minimo la recrudescenza di questi episodi in futuro. Per questi motivi si è tenuto conto di tutte le possibili vie di introduzione dei sierotipi del BTV; per quanto riguarda il BTV-8 sono state esaminate quattro possibili vie:
Nonostante la carenza di dati pubblicati, gli esperti hanno ritenuto che la principale via di introduzione di un nuovo sierotipo di BTV, in una regione finora indenne, fosse la movimentazione lecita o illecita di ruminanti infetti e, in via secondaria, l’introduzione di Culicoidi infetti trasportati con aerei o con il vento. Il livello di rischio associato alla persistenza o alla reintroduzione di vari sierotipi di BTV è stato esaminato tenendo conto anche dei pareri delle agenzie per la sicurezza alimentare della Francia e del Belgio. Il livello di rischio è difficilmente quantificabile. Nonostante ciò, la probabilità che il BTV-8 si ripresenti in qualche zona dell’Europa settentrionale nel 2007 è considerata “moderata - alta”. Infine, per quanto concerne il rischio di introduzione del BTV in zone indenni, è stata realizzata una serie di valutazioni del rischio e sono stati elaborati modelli a supporto delle conclusioni tratte nel presente parere scientifico. I modelli sono quindi utili strumenti per valutare l’impatto di diverse misure da intraprendere per ridurre al minimo il rischio di introduzione del BTV. In caso di introduzione di un patogeno esotico in Europa (come, per esempio, il BTV-8) è fondamentale che esistano sistemi di sorveglianza adeguati, in grado di rilevarlo in una fase il più possibile precoce, poiché è in questa fase che l’intervento di eradicazione è più efficace e meno costoso. Per esaminare i sistemi di sorveglianza, è importante definire criteri adatti a individuare i rischi emergenti nelle zone a rischio e in determinati periodi dell’anno. Una volta che un agente infettivo esotico è stato introdotto nello Stato membro, per determinare la via e la modalità di ingresso e per valutare i fattori di rischio implicati, in modo da ridurre al minimo o eliminare future incursioni attraverso tale via d’ingresso, è indispensabile svolgere indagini epidemiologiche esaustive; queste indagini devono riguardare la movimentazione di animali provenienti da paesi interessati dall’infezione , il loro status sierologico o qualsiasi evento che potrebbe essere associato all’introduzione dell’agente. Tutte le potenziali fonti di introduzione devono essere esaminate e riferite secondo un ordine di priorità, con cura, sistematicità e metodo scientifico. Per proteggere i paesi meridionali dell’UE, si deve valutare l’opportunità di introdurre vaccini inattivati utili contro i sierotipi in circolazione nei paesi vicini all’area UE, da utilizzare nelle zone a più elevato rischio dei paesi indenni, sulla base di un’analisi del rapporto rischi/benefici, nell’eventualità in cui l’introduzione del BTV tramite il vento sia considerata altamente probabile. In generale, per ridurre il rischio di introduzione del BTV nei paesi meridionali dell’UE, dovrebbe sempre essere incoraggiata la vaccinazione sistematica nei paesi del bacino del mediterraneo, vicini all’UE, colpiti in maniera endemica.. |